Lotta all’Alzheimer: collaborazione tra politica e scienza per un futuro migliore
Le malattie neurodegenerative, in particolare l’Alzheimer, colpiscono ogni anno un numero crescente di persone, mettendo a dura prova il Sistema Sanitario Nazionale e le famiglie. Per tenere i riflettori su questa emergenza, l’Intergruppo Parlamentare per le Neuroscienze e l’Alzheimer, a cui la Rete IRCCS per le Neuroscienze e la Neuroriabilitazione (RIN) aderisce, ha presentato le iniziative in vista della Giornata Mondiale dell’Alzheimer del 21 settembre, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema, sostenere la ricerca e migliorare la prevenzione. Iniziative, tra le tante, come l’illuminazione viola di palazzi istituzionali e istituti doi ricerca e una mostra fotografica alla Camera.
Durante l’incontro, che si è svolta nella Sala Nassyria del Senato e a cui ha partecipato anche il Professor Raffaele Lodi, Presidente della RIN, è stato posto l’accento sull’importanza della collaborazione tra il mondo della politica e la comunità scientifica per affrontare le sfide crescenti delle malattie neurodegenerative e favorire l’accesso a cure innovative.
“L’Intergruppo – ha dichiarato il Professor Lodi – ha creato un punto di riferimento trasversale su un tema complesso, che non riguarda solo la medicina e la salute, ma l’intera società. Il dialogo tra politica e mondo scientifico, al centro dell’Intergruppo, consente di garantire che le problematiche legate alle neuroscienze, inclusa la diagnosi precoce delle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, siano al centro delle agende politiche e sanitarie, in modo da sviluppare soluzioni con un impatto concreto sulla vita delle persone”.
“La Rete IRCCS delle Neuroscienze e della Neuroriabilitazione ha l’obiettivo primario di produrre una ricerca scientifica d’avanguardia con risvolti pratici per la salute pubblica – prosegue Lodi –. Attraverso la collaborazione tra i suoi 30 istituti, la rete sta lavorando a soluzioni che consentano una diagnosi precoce della malattia di Alzheimer, già nella fase presintomatica, un passo cruciale per intervenire tempestivamente e migliorare la qualità della vita dei pazienti”.
In particolare, la Rete si impegna a promuovere la medicina personalizzata, integrando ricerca e clinica per adattare i trattamenti alle specifiche caratteristiche di ogni paziente. Inoltre, grande attenzione è rivolta al campo della neuroriabilitazione, con lo scopo di migliorare le terapie e le possibilità di recupero per chi soffre di malattie neurodegenerative.
Lodi ha poi evidenziato un aspetto fondamentale della missione della rete: “La ricerca sui biomarcatori è una delle priorità della nostra rete. Dobbiamo garantire che questi strumenti diagnostici siano accessibili a tutti e a costi contenuti, per evitare che la diagnosi precoce diventi un privilegio riservato a pochi”.
L’adesione all’Intergruppo Parlamentare permette di dare maggiore risonanza alle istanze della comunità scientifica e dei pazienti. La presenza di una rete come quella degli IRCCS all’interno di questo dialogo politico rappresenta una garanzia che le azioni legislative saranno supportate da evidenze scientifiche e studi clinici all’avanguardia.
Grazie al rifinanziamento del fondo Alzheimer, già ottenuto attraverso la legge di bilancio con una dotazione di 34,9 milioni di euro in 3 anni – 4,9 milioni il primo anno e 15 milioni per i successivi – sarà possibile avviare progetti di ricerca e assistenza su larga scala. Gli IRCCS, definiti dalla Senatrice Beatrice Lorenzin, co-presidente dell’Intergruppo, come “gioielli che vanno curati con attenzione”, saranno parte attiva in questo processo, con l’obiettivo di mettere a disposizione delle regioni risorse e competenze per migliorare l’assistenza e la cura dei pazienti.
“La salute non ha colore politico”, ha aggiunto l’Onorevole Annarita Patriarca, anch’essa co-presidente dell’Intergruppo, ricordando come “l’obiettivo sia quello di sensibilizzare costantemente le istituzioni e garantire che i fondi destinati alle neuroscienze vengano utilizzati al meglio, senza andare perduti”.