La Rete protagonista al congresso della SIN
Milano, 5 dicembre 2022 – Rete IRCCS delle Neuroscienze e della Neuroriabilitazione protagonista alla cinquantaduesima edizione del congresso della Società Italiana di Neurologia con una sessione interamente dedicata agli Istituti di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico.
«Abbiamo accolto con grande piacere l’invito del Presidente Alfredo Berardelli – ha detto il professor Raffaele Lodi, Presidente RIN – che è giunto in un momento più che opportuno: il sistema degli Irccs, infatti, sarà interessato entro l’anno da importanti modifiche dell’assetto giuridico perché uno degli obiettivi del PNRR – ha precisato – è l’approvazione da parte del Governo, delegato dal Parlamento, dell’aggiornamento della legge 288 i cui decreti legislativi regoleranno i nuovi compiti non solo degli Istituti ma anche delle Reti». Lodi, che nella sua prolusione ha parlato dell’organizzazione della Rete, del suo presente e delle traiettorie progettuali future, ha colto l’occasione per rivolgere ai colleghi coinvolti nel convegno, un invito all’imminente Annual Meeting RIN, in programma a Bologna il 15 e 16 dicembre prossimi.
Carlo Caltagirone, Direttore Scientifico della Fondazione Santa Lucia Irccs di Roma – associata alla RIN – ha parlato della monotematicità degli Irccs, del sistema meritocratico di remunerazione dei medesimi e del coordinamento tra quelli che si occupano prevalentemente di neuroscienze. Evidenziando poi alcuni aspetti della riforma in itinere, Caltagirone ha spiegato che che «la specificità e l’originalità degli Istituti, ossia quella di coniugare ricerca e assistenza in una dimensione traslazionale, è ben sottolineata nel decreto perché esso rivaluta fortemente il coordinamento tra direzioni scientifiche e generali indicando come la priorità degli Istituti sia questa».
Giuseppe Lauria Pinter, Direttore scientifico della Fondazione IRCCS Besta, anch’essa associata alla RIN, ha focalizzato il proprio intervento sulle grandi potenzialità del sistema degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico soffermandosi sui numerosi aspetti positivi che hanno reso possibile, nella pratica, «l’ottimizzazione di risorse e competenze» ma anche su alcuni aspetti critici allo sviluppo che andrebbe, secondo Lauria Pinter, «maggiormente integrato con quello delle università al fine di renderlo più competitivo anche in chiave nazionale».
Collegato da Roma il Direttore della Ricerca e Innovazione del Ministero della Salute, Giuseppe Ippolito, si è a sua volta soffermato sugli aspetti della riforma.